A proposito di Prototipazione.

La prototipazione è una parte fondamentale di ogni processo di design e “architettura delle scelte”.
Essa, non solo permette di capire prima dell’effettivo sviluppo quale sarà il valore del prodotto, ma offre possibilità di ipotizzare scenari e confrontarsi con la realtà quando, dal prototipo si passerà poi alla realizzazione vera e propria.

E questo vale anche nella progettazione di un qualsiasi Software. In sostanza, è avere un’idea chiara di cosa deve fare un programma e verificarne i comportamenti e le funzioni in fase di progettazione, prima di affrontarne la scrittura del codice.

La prototipazione è un passaggio intermedio tra l’idea e il suo essere reale.

Va detto, l’idea di prototipazione interessa diversi settori: dall’abbigliamento, all’arredamento, alle industrie e allo sviluppo web. Il tema è che il design, ovvero il funzionamento efficace delle cose ha necessariamente bisogno di sperimentazione.

Prototipazione: cos’è, a cosa serve e come si applica.

Il concetto di prototipazione è un modo di pensare e progettare che non è esclusiva del mondo contemporaneo. Oggi ne vediamo le manifestazioni, perché il prototipo è legato fortemente al mondo industriale, nella sua accezione più concreta di realizzazione manufatto, ma con prototipazione si intendono attività molto più ampie legate semplicemente alla rappresentazione di un’idea (di cui il mondo anglosassone fa grande uso).

Fino a a qualche tempo fa, si avevano a disposizione strumenti piuttosto semplici per la realizzazione di prototipi, in cui i vantaggi, tuttavia, non erano cosi manifesti perché impiegavano gli stessi processi produttivi previsti per il risultato finale. In sostanza l’idea stessa di “provare ad immaginare” non riusciva ad uscire fuori da schemi di funzionamento pre-costituiti. Oggi, grazie anche alle tecnologie digitali, la prototipazione è cambiata, diventando più snella ed efficiente, soprattutto per la capacità di immaginare scenari nuovi, con soluzioni fuori dagli standard e dando più spazio alla creatività.

È impensabile concepire il design di un prodotto o di un servizio senza la fase di prototipazione, perché questo permette di validare concetti, raccogliere feedback, scoprire nuove opportunità di miglioramento.

Poter comprendere “perché” qualcosa, compreso un software, sia una buona idea, come potrebbe essere utilizzata per migliorare le attività degli utilizzatori e quali possano essere i suoi sviluppi, prima della sua effettiva realizzazione e degli investimenti che ne conseguono è indubbiamente una marcia in più per ogni impresa e uno strumento a supporto dei processi decisionali.

Realizzare un prototipo rappresenta una sorta di banco di prova per ogni progetto e un modo per arrivare a ipotizzare soluzioni semplici e realmente efficaci.

Perché ti permette di ragionare sulle ipotesi, di validare nuovi e più efficienti schemi, perché in sostanza ti permette di verificare che i processi siano un vero vantaggio per gli utilizzatori. Un labirinto di scelte in cui può essere rischioso perdersi se si affronta la programmazione di un software concentrandoci solo sugli aspetti tecnici e non su quelli funzionali.

Diciamolo, la prototipazione è sicuramente un’esperienza affascinante, un viaggio verso l’ignoto che può portare a realizzare idee uniche, ma che deve essere affrontata in modo rigoroso per far si che sia davvero utile. Oggi si hanno sicuramente più strumenti a disposizione e tecnologie che consentono di realizzare una prototipazione rapida e non mancano designer che mescolano tools digitali a quelli analogici.

La metodologia più efficace

Difficile dire quale sia il miglior modo o la metodologia migliore per la prototipazione, anche perché questa fase della progettazione richiede un impiego variabile di tempo e risorse. É difficile fare previsioni: realizzare un prototipo vuol dire affrontare una sorta di processo “trial & error” (un approfondimento qui) in cui, appunto, si cerca di affrontare i possibili errori prima di arrivare alla fare di produzione vera e propria.

In genere possiamo distinguere due grandi approcci: uno, definito “Fail early, succeed sooner (qui)”, tipico dei designer, più snello e immediato, che prevede l’utilizzo di ogni mezzo, da quelli analogici a quelli hi-tech per la realizzazione di prototipi. Un altro, più sofisticato, “Fail early, fail fast (qui)”, che prevede un maggior dispendio per la produzione, ma che consente di valutare immediatamente eventuali errori.

La prototipazione è la fase con cui ogni start-up, e ogni progetto, può modificare il suo ciclo di vita, può fare risparmiare soldi, ma soprattutto può avvicinare l’idea alla sua realizzazione pratica che poi altro non è che quella di essere utilizzata da tutti e che tutti ne possano ricavare un vero vantaggio. È un processo che, in troppi, immaginano solo per le grandi aziende; gli stessi che si stupirebbero di quanto possa essere importante e facilmente realizzabile anche nelle piccole aziende.