La vera sfida, di chi fa il nostro lavoro, è la capacità di semplificare.
Questo è il nostro impegno. Su questo si basano tutti i nostri Software.
Noi crediamo che la qualità di un software sia quella di semplificare procedure complesse e fare in modo che questa semplificazioni generi nuove possibilità.
Semplificare un processo attraverso un software vuol dire che possiamo arrivare al risultato, lasciando fare al software una serie di attività che impiegherebbero tanto tempo e risorse. Tempo e risorse che le persone possono dedicare ad altro.
Ma dobbiamo stare attenti, perché nell’idea di stessa di semplificazione ci possono essere delle trappole.
La trappola da evitare è quella di rendere tutto facile.
Facile potrebbe sembrare una cosa buona, ma non lo è. Troppo spesso si confonde la semplicità con la facilità. In realtà sono due cose molto diverse: nella facilità rinunci alle cose complicate e rinunci ad una o più cose che potresti utilizzare per migliorare la tua via, il tuo lavoro, la realizzazione di un’idea. In sostanza se vuoi che una cosa sia facile devi rinunciare a molte cose, magari anche a cose importanti. Diversamente, nella semplicità fai la scelta di utilizzare tutte le possibilità che ci sono, solo che crei dei processi per cui tutto si svolge in maniera più fluida.
Intendiamoci, semplificare non vuol dire lavorare meno o avere meno responsabilità.
Semplificare vuol dire lavorare ottenendo gli stessi risultati, anche migliori, in meno tempo.
Quando si parla di software, di qualsiasi tipo, l’idea di semplificazione è essenziale, perché è quello che fa la differenza. Nel lavoro semplificare i processi vuol dire renderli efficienti.
Aziende e Software.
Oggi, si parla molto di Business Intelligence, ovvero di strutturare le aziende per gestire al meglio la relazione con le entità esterne come clienti e fornitori, con le entità interne, ovvero i diversi reparti che lavorano all’unisono. Il concetto di Semplificazione è fondamentale e, in questo caso, legato al corretto utilizzo delle informazioni (tantissime) che la singola azienda può avere. Ci sono, ancora, aziende che per facilitare i processi (per poco personale o per mancanza di competenza specifiche) rinunciano ad analizzare i dati e le informazioni in loro possesso, che sono ovunque, e vanno avanti improvvisando soluzioni che se anche funzionano in certi contesti, non garantiscono una fluidità del lavoro e, cosa più grave, sono facilmente fallibili e portare a danni considerevoli.
Le aziende sono diverse, ma la realtà è una.
In un sistema economico e sociale, come quello attuale, nel rapporto fra il mondo esterno all’azienda e le sue realtà interne, fatte di regole e procedure, non ci sono più confini marcati. Oggi la relazione fra imprese e mercati è costruita su un continuo scambio di feedback, un continuo mutamento di prospettive e possibilità. E più le relazioni si fanno complesse, più c’è la necessità di semplificare tali complessità creando delle procedure capaci di creare soluzioni efficaci e veloci.
Innovare veramente è scoprire un nuovo modo di essere impresa.
La vera innovazione non la troviamo nelle scoperte tecnologiche o nelle invenzioni che nessuno si aspetta. La vera Innovazione la troviamo quando aziende e marcati riescono a rimanere collegate e quando riescono a scambiarsi informazioni utili e quando, soprattutto, la loro appartenenza alla società è utile a tutti.
Un software non è la soluzione, ma è uno strumento utile alle imprese per rimanera la passo con i tempi immerse in una società in continuo mutamento.
Noi crediamo che la strada migliore per creare software è capire “perché una cosa funziona e non come funziona”.
Solo così software può aiutare chi lavora e essere di aiuto all’azienda.
Noi crediamo che un software deve semplificare le attività di chi lo utilizza,
ma non deve sostituirsi all’intelletto umano. Semplice, ma non facile.