A proposito di Intelligenza Artificiale

Dovremmo dedicare tutte le nostre energie ad inventare una macchina del tempo e con essa andare alla scoperta di quella che forse è l’unica cosa veramente interessante e che vale la pena di cercare: le risposte alle domande.

Secondo noi, una domanda interessante da farci è se l’Intelligenza Artificiale potrà cambiare il mondo così come lo vediamo oggi. In realtà non possiamo saperlo con certezza, possiamo divertirci, a seconda dei casi, ad immaginarlo. Ma come detto, per conoscere veramente la risposta al quesito dovremmo avere la macchina del tempo.

Però qualcosa di importante sull’Intelligenza Artificiale possiamo già dirla, magari semplificando il tema ed evitato le parti troppo tecniche.

L’essenza dell’Intelligenza Artificiale è quella di individuare degli “schemi” nei comportamenti e nelle azioni, generalmente delle persone, e applicarli successivamente in diverse situazioni da cui gli schemi creati hanno attinto informazioni. Questi schemi, inoltre, vengono ampliati sempre di più (in sostanza l’AI continua ad imparare) per offrire, tendenzialmente, risposte sempre più precise, statisticamente parlando.

Intelligenza Artificiale e Algoritmi.

Alla base dell’Intelligenza Artificiale ci sono gli algoritmi, che altro non sono che una serie di regole applicate alla risoluzione di un concetto o di un problema. La differenza sostanziale con l’Intelligenza Artificiale sta nella capacità dell’AI di apprendere sempre di più dalle informazioni disponibili e aggiornare i propri schemi. Quando più precisi sono gli schemi tanto più precise saranno le risposte fornite dall’AI.

Il miglior modo di capire come agisce un algoritmo è pensare a Google.
La funzione di Google è quella di fornire risposte che siano adeguate alla domanda posta dal singolo utente. Google non fa altro che esprimere un giudizio preventivo su un contenuto e definire se quel contenuto è la migliore risposta possibile alla domanda dell’utente. Come fa?
Lo fa applicando una serie di “regole di valutazione del contenuto”, di fatto uno schema, e applicando successivamente a tutti i contenuti del web il suo schema di valutazione. Questo schema è un algoritmo.

A proposito di Google, il motore di ricerca è fortemente attivo nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale perché questo gli fornisce la possibilità di migliorare, e di molto, le sue risposte. Ed è un processo interessante.
In sostanza BigG si accorto, tempo fa, che le sue risposte potevano essere imprecise, non nella valutazione del contenuto, ma nella comprensione vera della domanda. L’interrogativo che si pone è: “perché l’utente mi sta facendo quella specifica domanda, cosa cerca veramente?” In pratica, Google attraverso l’utilizzo dell’AI impara a riconosce sempre meglio e sempre di più il “perché” le persona fanno una specifica domanda. Come lo fa? Attraverso la creazione di schemi statistici che imparano dai comportamenti delle persone. Le informazioni di cui dispone il motore di ricerca sono miliardi e questo gli consente di capire come una persona ha reagito ad un particolare contenuto rispetto ad una ricerca, quali ricerche ha effettuato simili a quella oggetto di analisi, quanto tempo a dedicato all’approfondimento e come ci è comportato successivamente. Questi sono, naturalmente, solo alcuni esempi, gli elementi tenuti in considerazione sono veramente tanti. La cosa importante da capire è che l’AI impara da quello che gli utenti fanno, non improvvisa, ma crea schemi che hanno, di fatto un tasso di errore che diminuisce all’aumentare delle informazioni analizzate per creare lo schema.

Campi di Applicazione dell’Intelligenza Artificiale.

Google è uno dei tanti esempi che possiamo fare, ed è quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Ma i campi di applicazione sono tanti. In questo momento, quelli più interessanti sono le applicazioni da parte dell’imprese.
Un articolo molto interessante sullo stato dell’arte dell’Intelligenza artificiale ci mostra un quadro sicuramente interessante (lo trovate qui).
In sintesi, gli ambiti dove l’AI sta dando un valido aiuto alle imprese sono:

  • Lo sviluppo di prodotti e servizi con il miglioramento della produzione e l’ottimizzazione delle caratteristiche del prodotto rispetto alle variazioni richieste dal mercato.
  • La produzione con l’ottimizzazione della gestione dell’energia e dei flussi produttivi e nella manutenzione dei macchinari.
  • Nelle attività di Marketing e Vendita con l’analisi dei bisogni delle persone e dei clienti e con un migliore segmentazione del mercato.
  • Nelle risorse umane con una migliore individuazione dei talenti e delle loro capacità e con un miglioramento delle decisioni dei manager.
  • Nell’analisi dei Rischi con la creazione di modelli di rischio accettabile e l’analisi del debito e della solvibilità di un mercato.

Perché è interessate l’Intelligenza Artificiale.

L’Intelligenza Artificiale non è perfetta, questo possiamo dirlo.
E non lo è perché essa opera sui grandi numeri e quindi individua schemi generali di comportamento che sono statisticamente rilevanti. Di conseguenza, non è in grado di prevedere comportamenti del singolo, perché non può individuare l’imprevisto. Un po’ come dire: “si, farò cosi … salvo imprevisti”.
Poi, va detto, certamente non è empatica, ovvero non ha (non potrà averla? Chissà …) la capacità dell’uomo di “mettersi nei panni di un altro” per decidere e giudicare seguendo più un’istinto che una regola razionale.

Però, l’AI ha un suo valore e può essere un valido aiuto.

Come abbiamo detto, l’AI impara dalle informazioni e crea schemi, così più informazioni ha e più gli schemi che crea sono statisticamente rilevanti. Questo elemento aiuta le persone che devono decidere ad diminuire la possibilità di fare errori nelle decisioni che devono prendere. Come sappiamo l’errore nelle nostre decisioni è sempre presente ed è alimentato da tanti fattori, soprattutto di natura personale (ci riferiamo ai Bias, qui qualche informazione in più).

L’Intelligenza Artificiale nel futuro.

Come dicevamo, dovremmo impegnarci nella costruzione di una macchina del tempo conoscere cosa sarà nel futuro una determinata cosa, come si evolverà. E questo vale anche per l’Intelligenza Artificiale. Certo, ci sono tantissime storie che hanno provato a raccontare come potrebbe essere un mondo in cui le macchine e la loro intelligenza artificiale hanno preso il controllo. Ma sono tutte situazioni apocalittiche e in cui uomo e macchina si confrontano su un terreno di scontro. Ma lo sappiamo, una storia diversa non sarebbe interessante.
In realtà la storia è già diversa. L’Intelligenza Artificiale, ed è un dato scontato, non può sostituire l’uomo, a parte alcuni studi portati all’esasperazione, e questo non è neanche il suo scopo.
L’Intelligenza Artificiale è un alleato, un compagno di lavoro (vabbè su questo siamo di parte) che aiuta le persone nelle decisioni che ogni giorno deve prendere. Decisioni importanti o meno, ma la cui somma è impegnativa da gestire.
Alla fine, c’è una trucco (quasi magico) per gestire l’Intelligenza Artificiale ed è la facoltà di accettare o meno l’indicazione di un sistema basato sull’AI.
Se l’uomo rimane cosciente e presente ai suoi pensieri, l’AI sarà sempre e comunque una grande occasione di fare meglio quello che già facciamo bene.