Aspetti pratici della Digitalizzazione delle imprese: capire i comportamenti dei pubblici e dei clienti.

All’interno delle imprese, un investimento, indipendentemente dalla sua natura, deve perseguire un obiettivo ben definito, un obiettivo che si armonizzi con le strategie di crescita dell’organizzazione. Questa regola vale anche, e soprattutto, per gli investimenti nella digitalizzazione dei processi.

La digitalizzazione dei processi aziendali favorisce la capacità delle imprese di interpretare accuratamente i comportamenti del pubblico e i pattern d’acquisto dei clienti.

L’obiettivo centrale è comprendere come i comportamenti influenzano le decisioni delle persone, e come questi a loro volta modellano le scelte di acquisto. I dati, che le imprese intercettano quotidianamente nelle loro interazioni con i mercati, servono esattamente a questo scopo. In sostanza, se riusciamo a comprendere come le persone si comportano in determinati momenti dell’anno, in specifiche situazioni, o come utilizzano il nostro prodotto, e in quali contesti, possiamo capire il motivo delle loro scelte, e possiamo capire perché hanno scelto, o perché non hanno scelto, i nostri prodotti.

Il concetto di comportamento è fondamentale

Da tempo, nelle strategie di marketing, si è compreso che ciò che è veramente rilevante non è tanto ciò che le persone dicono, quanto ciò che effettivamente fanno. Ogni decisione presa deve in qualche modo coincidere con i nostri comportamenti usuali, o con il modo in cui interagiamo con gli altri. E l’aspetto affascinante è che questi comportamenti, pur essendo espressi dalla stessa persona, variano in base al contesto in cui la persona si trova; e i contesti possono essere molti: professionale, familiare, di cura e benessere, tempo libero, interazione sociale. Quando cambiano i contesti, cambiano anche i comportamenti, e di conseguenza, cambiano le scelte.

Un processo di digitalizzazione ci mette in condizione di comprendere e gestire una serie di varianti che, se non analizzate correttamente, possono rendere inutile qualsiasi tipo di analisi.

Poi c’è la questione della gestione dei dati

Le informazioni necessarie per decifrare gli elementi che ci aiutano a comprendere i nostri target. In questo ambito, la digitalizzazione dei processi diventa ancora più fondamentale. Primo, perché questi dati devono essere raccolti nel momento in cui le persone agiscono, non casualmente, quando capita o quando ci si ricorda. Secondo, perché questi dati devono essere conservati garantendo sicurezza e privacy. Terzo, ogni volta che aggiungiamo un dato, i possibili schemi di analisi aumentano in maniera esponenziale, e quindi c’è bisogno di strumenti hardware e software altamente stabili ed efficienti.

C’è infine un aspetto da non trascurare: nessuna digitalizzazione può portare risultati significativi se non è supportata da processi decisionali solidi e da un’acuta capacità imprenditoriale.

Potremmo dire, quasi da un senso di creatività. In sostanza, nessun processo può funzionare se non è sostenuto dall’intelligenza umana.

Oggi, la relazione tra imprese e pubblico, tra imprese e mercati, è estremamente complessa. Spesso ci troviamo a cercare di analizzare situazioni, anche con una mole significativa di dati, che però restituiscono informazioni che non riescono a portare i risultati sperati. Il primo pensiero è di attribuire il tutto all’inefficienza dei sistemi. La realtà, tuttavia, è molto più complessa e si ricollega alla complessità della società in evoluzione e, quindi, alla capacità, e spesso alla necessità, delle persone di modificare i loro comportamenti. È importante sottolinearlo chiaramente: un processo, per quanto sofisticato, analizza i dati, ovvero osserva ciò che è già accaduto. In situazioni stabili, questo funziona bene. Ma di fronte ai cambiamenti della società, spesso causati da eventi totalmente imprevisti, è l’intuito unico delle singole menti imprenditoriali a fare la differenza.

È fondamentale comprendere che la digitalizzazione dei sistemi è un mezzo per rafforzare la capacità operativa delle aziende. Tuttavia, la capacità di pensare, intuire e persino rischiare è un attributo innato dell’intelligenza umana. La digitalizzazione di un processo può facilitare, ma non può di per sé fare la differenza.

In conclusione, la digitalizzazione delle imprese rappresenta un potente strumento di amplificazione delle competenze e delle capacità operative, permettendo di interpretare i comportamenti dei clienti e del pubblico in modo più accurato e tempestivo. Ma, nonostante la sua efficacia, non deve mai essere considerata come un sostituto dell’intelligenza umana e della creatività imprenditoriale. Infatti, è proprio grazie all’interazione tra la digitalizzazione e l’intuizione umana che le aziende possono sfruttare appieno il potenziale dei dati raccolti, trasformandoli in strategie vincenti. Ricordiamo che i cambiamenti nel comportamento dei clienti sono strettamente correlati ai contesti in cui si trovano, e che questi contesti sono in continua evoluzione, così come la nostra società. Quindi, l’intelligenza umana resta fondamentale nel comprendere e adattarsi a queste mutevoli dinamiche. Il vero vantaggio competitivo si realizza quando la digitalizzazione dei processi e l’intelligenza umana lavorano in sinergia, permettendo alle aziende di navigare con successo nel complesso e mutevole panorama del mercato odierno.